I benefici per i consumatori. Come già accennato i risparmi per i consumatori saranno notevoli. La pubblicazione delle etichette online significa che ora si potranno comparare i prodotti tra di loro come già nei negozi fisici. Un forno a gas efficiente (ad esempio classe A+) farà risparmiare tipicamente al proprietario circa 180 euro nel suo ciclo di vita, comparato con un forno di classe inferiore (ad esempio D). Accade cioè quello che succede con i forni elettrici, dove un apparecchio di classe A+ rispetto ad uno di classe D mediamente fa risparmiare 230 euro durante il ciclo di vita del prodotto.
Inoltre le nuove regole per lo stand-by per gli apparecchi connessi permetteranno un risparmio medio per ogni famiglia di circa 40 euro senza intaccare minimamente le performance dei prodotti.
Benefici per produttori e distributori. Le misure introdotte dalla Commissione Europea sono state fortemente incoraggiate dalle aziende produttrici e dai distributori, dalle rappresentanze degli stati membri, dai consumatori e dagli ambientalisti. Assieme alle altre misure del comparto Ecodesign, la direttiva che si occupa degli standard energetici che devono rispettare gli elettrodomestici, sono state viste come azioni strategiche per la difesa della competitività delle aziende europee.
Nell’Ue, infatti, più dell’85% dei consumatori usa le etichette energetiche per fare acquisti. Questo si traduce in circa 55 miliardi di euro di fatturato in più per le aziende europee. Oltre a ciò le misure Ecodesign contribuiscono a ridurre le spese e a migliorare la competitività, perché creano regole condivise a livello europeo evitando i costi che sarebbero necessari per adeguarsi a 28 diversi standard nazionali.
Queste disposizioni tutelano inoltre i produttori domestici dalla competizione scorretta di prodotti bassa qualità e basso costo. Un recente studio realizzato per conto delle Commissione Europea ha evidenziato che su 59 paesi extra Ue che hanno introdotto norme di etichettatura energetica per i prodotti, il 53% di questi l’ha fatto emulando in tutto o in parte l’etichetta energetica europea (incluse grandi economie come Brasile, Cina, Corea, Russia e Sudafrica).
La posizione dell’Italia. “Senza rischio di messa al bando per i tostapane a due feritoie, com’è stato recentemente paventato in rete e ripreso dall’euroscettico Matteo Salvini in merito alla direttiva Ecodesign, nel corso 2015 sarà messa a punto la nuova etichetta energetica europea – spiega Davide Sabbadin, responsabile efficienza energetica di Legambiente – che sarà votata dall’Europarlamento la prossima estate. Purtroppo in questa partita sull’efficienza energetica l’Italia non sta giocando un ruolo di avanguardia. E la stessa Commissione europea guidata da Jean Claude Juncker sembra intenzionata a retrocedere. Invece è importante portare avanti queste normative, perché non costano nulla agli Stati membri e in più fanno risparmiare energia e soldi ai consumatori dell’Unione. L’Italia, che è il secondo paese europeo per produzione di elettrodomestici dopo le Germania, deve battersi in prima linea per l’ecosostenibilità dei suoi prodotti. Solo tutelando le aziende qualificate si può reggere la concorrenza sul mercato”.
Benefici per l’ambiente. A partire dal 2020 le tre nuove misure relative agli stand-by e all’etichetta energetica per cappe e forni a gas ridurranno le emissioni europee di 15 MT (Megatonnellate) di CO2. Si tratta dell’equivalente delle emissioni della città di Bucarest.
Tutte le misure di efficienza relative agli stand-by combinate abbasseranno il consumo elettrico annuale europeo di 75 TWh. Questo significa la diminuzione di 28 MT di CO2, pari alle emissioni di 1,5 milioni di famiglie.
L’insieme delle misure della direttiva Ecodesign ed Etichetta Energetica combinate porterà un risparmio di energia primaria pari a 166 MTE (tonnellate equivalenti di petrolio), pari al fabbisogno energetico primario dell’Italia, ovvero al consumo di circa 60 milioni di famiglie.
Fonte: repubblica.it