Ecofashion – Con il cotone biologico emissioni ridotte del 46%
Lo rileva uno studio realizzato da Pe International Roma, che dimostra come la coltivazione del cotone biologico permetta, rispetto a quella tradizionale, di contenere l’impatto ambientale.
Il cotone bio piace all’ambiente e taglia del 46% le emissioni di gas climalteranti. Lo rileva uno studio internazionale, realizzato da Pe International, sulla valutazione del ciclo di vita (Life cycle assessment, Lca) del cotone biologico che dimostra come la coltivazione del cotone biologico sia responsabile di minori impatti ambientali rispetto al cotone convenzionale.
Allo studio, commissionato da Textile Exchange, organizzazione internazionale no-profit che promuove un’industria tessile più sostenibile, ha contribuito direttamente anche Icea, Istituto per la certificazione etica e ambientale e si basa sui dati provenienti da produttori in India, Cina, Turchia, Tanzania e Stati Uniti, che da soli rappresentano il 97% della produzione mondiale di cotone biologico.
Ridotto il consumo d’acqua – In particolare, emerge che la coltivazione di questa pianta da cui si produce il filato riduce del 91% i consumi d’acqua, destinata principalmente all’irrigazione, e del 62% i consumi di energia primaria. E non solo. Questo materiale green consente anche di ridurre del 26% l’eutrofizzazione (ovvero l’eccessivo arricchimento di sostanze nutritive dell’ecosistema) e 70% le emissioni responsabili dell’acidificazione.